lunedì 25 febbraio 2013

I GIOVANI E IL MERCATO DEL LAVORO



I progetti dedicati ai giovani che devono per la prima volta orientarsi nel mercato del lavoro mediamente comprendono orientamento professionale, redazione strumenti di comunicazione (cv e lettera di presentazione), bilancio delle competenze e se va bene formazione sul colloquio di selezione. 
L'esperienza biennale di Career Counseling tramite il progetto DUO DINAMICO TORINO, ha permesso a più di 100 giovani in due anni di incontrare un professionista del mestiere che vorrà fare da adulto che, in 5 incontri, gli ha passato il know how, della sua professione. Sicuramente non si impara il lavoro, ma altrettanto sicuramente i giovani hanno capito cosa e se vorranno fare il mestiere dei loro sogni, riducendo al minimo le azioni errate nella ricerca di un lavoro non corrispondente alle loro capacità e/o competenze.

martedì 5 febbraio 2013





Tutti sono alla ricerca dello sviluppo, tutti ci deprimiano perchè “non c’è” e tutti guardiamo alla luna e non vediamo quello che c’è sulla punta del naso.

Chi aspetta le elezioni, chi si preoccupa del solo 7,4% di crescita della Cina, chi ha perso il lavoro e sente le dichiarazioni che dicono che nel 2013 la disoccupazione salirà al 11,2%, chi spera che glielo trovi il governo, chi spera in nelle prossime elezioni… tutto legittimo, ma non è che siamo diventati tutti presbiti?

Proviamo a tornare ad essere un pò miopi.

Posti di lavoro ce ne sono pochini, chi lo cerca sono moltitudini. Da dove può venire lo sviluppo. Dai pochini? Difficile.

Dalle moltitudini? Vale la pena di provarci.

Tra chi cerca lavoro, chi pensa di farselo in proprio, chi ha un’idea, nonostante i millie problemi e vuole impegnarsi su questa c’è. Aiutiamolo.

La nostra esperienza di Career Counseling ci dice che su 100 persone che cercavano lavoro l’anno passato, 11 hanno preso in esame questa strada, solo 2 l’hanno portarla a termine. Spesso ti tocca partire da 0, ci sono mille cose da fare, non hai ovviamente esperienza. E poi riconosciamolo pure, forse “l’acqua non ci arriva ancora al sedere” come alcuni cosiddetti extracomunitari ( ecco perchè è loro la maggioranza delle aperture di nuove attività ).Comunque interessante, ma ancora drammaticamente poco!
La strada però è giusta e si può seguire anche senza dover diventare per forza imprenditore.

Ciascuno di noi, non importa se è laureato, non importa se è un’alta qualifica, se è avanti negli anni o se è giovane, pensi alla sua passata mansione.

Aiutato dai servizi di Career Counseling, aggiunga un pò di quella creatività che gli deriva dall’esperienza. Un magazziniere potrebbe aver sentito il bisogno di leggere un codice a barre e saper inviare una breve mail o fare e ricevere una veloce telefonata nella lingua universale degli affari, l’inglese ( cose che nei percorsi di outplacement fanno parte del servizio di Career Counseling ). Tutto questo ti aiuta moltissimo nel colloquio di selezione, in particolare quando hai di fronte il ” padrone” ( il caso più frequente ).

Ma attenzione: questo può aiutare l’imprenditore, che conosce cose che tu non conosci. Ad esempio la tua proposta, per percorsi che solo lui sa, può spingerlo ad investire e rischiare in ambiti che hanno una relazione con il tuo lavoro e quel pizzico di intraprenditorialità che tu ci hai messo dentro.

Questo significa sviluppo. Questo è la goccia che completa l’esigenza di avere una nuova diversa posizione lavorativa, la tua!

Se non funziona con il primo, datti da fare perchè ce ne siano altri o da solo o fatti aiutare da Career Counseling. Alla fine funzionerà.

Così possiamo parlare di sviluppo a costo irrisorio, facendo felici 2 persone: il lavoratore e l’imprenditore.